venerdì 23 gennaio 2009

I Temporary store tra comunicazione innovativa e antitodo alla crisi










"Nel 2008 chiusi 1200 negozi, ma è boom di quelli a "tempo"".
E' titolato così l'articolo uscito ieri ne "il Giornale" che indaga il fenomeno dei Temporary shop.
Se ne contano una trentina a Milano, ma si prevede che aumentino, anche in risposta alla crisi che l'anno scorso ha portato alla chiusura di 1200 esercizi commerciali solo nel capoluogo lombardo.

Ben lunghi dall'essere un fenomano di moda passeggero, i Temporary o Pop-up store, hanno la valenza di una campagna pubblicitaria con il vantaggio di essere decisamente più economici e "innovativi", oltre a permettere una comunicazione più personale e interattiva con i propri clienti.
E questi ultimi a loro volta ne traggono vantaggio nel "trovare oggetti non sempre presenti nei negozi tradizionali, ma anche nel poter usufruire gratuitamente di eventi promozionali come buffet, happy hours, spettacoli, mostre in ambienti a volte molto scenografici e gratificanti", dichiara Giulio di Sabato, presidente di Assotemporary.

Fonte:il Giornale, giovedì 22 gennaio 2009


Claudia@brand-storming.it

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